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Il Sole a mezzanotte

Ho da poco finito di leggere i due libri:

1. Josephp Ratzinger - Benedetto XVI "Gesù di Nazaret" Dall'ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione - LEV
2. Piergiorgio Odifreddi "Caro Papa, ti scrivo" - Mondadori


Copertine dei libri di Joseph Ratzinger e di Odifreddi


Veramente due bei libri. Il libro del Papa l'ho trovato illuminante e di facile lettura. Particolarmente bello il passo a pag 248 dove il Papa dice: "Al discepolo, che è veramente discepolo nella comunione d'amore col Signore, viene affidata la donna: Maria - la Chiesa. ... Sempre di nuovo viene chiesto al discepolo di accogliere nella propria personale esistenza Maria come persona e come Chiesa e di adempiere così l'ultima disposizione di Gesù". Praticamente il Papa identifica Maria con la Chiesa. Occorre però anche ricordare che a Maria, cioè alla Chiesa viene affidato il discepolo che è veramente discepolo nella comunione d'amore col Signore, quindi l'invito all'accoglienza è reciproco".

Il libro di Odifreddi invece "apre la bocca" al Papa riportando e commentando criticamente alcuni passi del libro di Joseph Ratzinger: "Introduzione al cristianesimo" scritto quando non era ancora Papa. Nelle pagine iniziali del libro, in particolare nel capitolo "Credo di capire", Odifreddi tira in ballo la questione: "Comprendere per credere o credere per comprendere?" sulla quale vorrei aprire una riflessione in merito.

Entrambe le posizioni sono valide dal mio punto di vista.

Basta pensare, ad esempio, ad un ipotetico abitante del Polo Nord o di quelle latitudini che ci viene a dire che lui vede il Sole a mezzanotte in un ben determinato periodo dell'anno. E' chiaro, il Sole a mezzanotte io non l'ho mai visto e se quell'abitante non mi spiega perché vede il Sole a mezzanotte in un determinato periodo dell'anno, probabilmente non ci crederei.

Tuttavia, per l'abitante al Polo Nord, il Sole a mezzanotte è una realtà, lui lo vede. Siamo noi che non ci crediamo se non capiamo perché lui lo vede. Facciamo l'ipotesi che l'abitante del Polo Nord non conosca ancora i movimenti dell'asse terrestre e quindi non ci sappia spiegare perché lui vede il Sole a mezzanotte. Quale può essere allora l'atteggiamento da tenere di fronte a tale persona che va in giro a raccontare che lui ha visto il Sole a mezzanotte?

Sbaglierei o non sbaglierei a liquidare l'abitante del Polo Nord come un visionario psicotico perché io prima voglio capire per poter credere al Sole a mezzanotte?

L'atteggiamento corretto, secondo il buon senso, sarebbe quello di cercare di capire perché lui, al suo paese, ha visto il Sole a mezzanotte, mentre qui in Italia invece non lo si è mai visto. Con la Ricerca e il progresso scientifico noi sappiamo che esiste una realtà che non vediamo alle nostre latitudini, ma altri la vedono da una posizione diversa rispetto alla nostra. Ci possiamo credere perché la comprendiamo.

Tuttavia, ipotizzando di non conoscere ancora i movimenti dell'asse terrestre, se parto da una posizione di fede, dando credito all'affermazione dell'abitante del Polo Nord, anche se non la comprendo, è mio dovere cercare di capire perché l'abitante del Polo Nord ha visto il Sole a mezzanotte e quindi è doveroso avviare una ricerca in tal senso piuttosto che deriderlo o farlo passare per un visionario.

L'abitante del Polo Nord, da parte sua, per convincermi della sua verità, in quelle condizioni di ipotetica ignoranza scientifica non può fare altro che dirmi: "Vieni e vedi".

E' proprio ciò che ritroviamo nel Vangelo di Giovanni 1,43, dove si legge: Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: "Seguimi". Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: "Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret". Natanaèle esclamò: "Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?". Filippo gli rispose: "Vieni e vedi."

Appunto: "Vieni e vedi". Come ci vado al Polo Nord per vedere il Sole a mezzanotte? Seguendo colui che proviene dal Polo Nord. E' chiaro che per le conoscenze e i mezzi che abbiamo oggi è scontato il Sole a mezzanotte al Polo Nord, così come al Polo Sud. Tuttavia ancora oggi non è scontata la risurrezione di Gesù.

Odifreddi, nel libro, afferma che da un punto di vista logico la comprensione deve precedere la credenza. Ha ragione da un punto di vista logico. Non posso imporre la fede in un fenomeno o in un miracolo ad una persona che non lo comprende, senza prima spiegargli quel fenomeno o come avviene. Nei vangeli, in ballo c'è la risurrezione nella carne di Gesù. Un fenomeno a tutt'oggi incomprensibile secondo logica. Tuttavia non è detto che la risurrezione nella carne, essendo incomprensibile secondo la nostra logica, non sia avvenuta. Sono libero di non crederci perché non lo comprendo, così come sono libero di crederci riservandomi di avviare una ricerca per arrivare alla comprensione di tale fenomeno. Questa pare essere anche la posizione di Gesù che chiede al Padre di perdonare i suoi carnefici perché non sanno (o meglio non comprendono) quello che fanno. Gli evangelisti ci raccontano la risurrezione di Gesù riportando le testimonianze di altre persone che lo hanno visto risorto, senza spiegarci come ciò sia potuto accadere. Se quelle persone ci avessero raccontato che loro hanno visto il Sole a mezzanotte, probabilmente noi non ci avremmo creduto fino a quando non saremmo giunti alla comprensione di tale fenomeno e senza ipotizzare che l'asse terrestre era così inclinato da rendere possibile tale fenomeno a quelle latitudini.

Morto, si risveglia: https://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/413184/

Ti segnalo due interessanti libri che sto leggendo.

Joseph Ratzinger "Perché siamo ancora nella Chiesa", Rizzoli e quello di Piergiorgio Odifreddi "Il matematico impenitente", Longanesi.

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Bello il libro del Papa, lui paragona la Chiesa alla luna, un pianeta che non vive di luce propria, ma di luce riflessa, la luce del sole, la luce di Dio-Gesù. Lui dice che l'astronauta e la sonda lunare scoprono la luna come roccia, deserto e sabbia, ma non come luce. Tuttavia la luna è anche luce per merito di altri e ciò che non è suo, gli appartiene. Per cui il Papa si chiede: " Questa non è forse una immagine molto precisa della Chiesa?" Il Papa risponde dicendo che l'elemento decisivo è che la luna essendo anche sassi e sabbia, è anche luce in virtù di un altro, del Signore.

Un bel libro che ti invito a leggere per comprendere meglio il ruolo della Chiesa nel mondo e la sua missione.

Sul fronte opposto c'è il libro di Odifreddi, come al solito molto pungente e logico. Nei primi capitoli, Odifreddi si toglie alcuni sassolini dalle scarpe, rispondendo alle critiche e alle polemiche che lo hanno coinvolto di recente in TV e sui giornali.

Quello che mi ha colpito del libro di Odifreddi è la sua preghiera, il suo credo che troviamo a pagina 63, dove dice: "Credo in un solo Dio, la Natura, Madre onnipotente, generatrice del cielo e della Terra, di tutte le cose visibili e invisibili. ...". La preghiera continua sulla falsa riga del nostro Credo, è molto bella, in particolare alla fine dove dice: "Aspetto la dissoluzione della morte, ma non un'altra vita in un mondo che non verrà".

In effetti la vita, secondo i cristiani, è una sola: Gesù. Non ci sono altre vite o altri mondi. La vita inizia in questa terra e prosegue con la vita eterna. Chi crede in Gesù, ha la vita eterna, ed è una sola.

Odifreddi prosegue dicendo di non credere né in Dio Padre, né in Gesù, né nella Madonna, né nello Spirito Santo, né nella Chiesa e nemmeno nelle altre forme di religione che vanno dall'Ebraismo all'Islam, ecc.

In definitiva lui non crede in niente di ciò che non c'è. E io lo rispetto, ma vorrei chiedergli se crede nell'Amore, se per lui l'Amore esiste. Odifreddi crede nella Natura, nell'Uomo e nella Umanità, ma anche nello Spirito che si manifesta nella coscienza dell'uomo sul mondo e su se stesso. Dell'amore, nel capitolo "Il mio Credo", non ne fa cenno, se non come amore e adorazione verso la Natura.

Dal mio punto di vista, la Natura e l'Uomo sono elementi che appartengono a Dio che è Amore. Non può esistere un Dio se questo Dio non è Amore. La Chiesa, di conseguenza, è una "donna" che deve diventare espressione dell'Amore di Dio. Nella Chiesa, fecondata dallo Spirito Santo, Spirito di Dio, deve nascere e rinascere Gesù eucaristia.

Da questo punto di vista, la Chiesa è madre ed è espressione terrena di Maria che genera il Figlio rimanendo vergine. E' nella Chiesa cattolica che si può spiegare e chiarire il mistero (il dogma) della verginità di Maria, profetizzata nei Vangeli.